venerdì 11 settembre 2009

25. I giapponesi

Nel corso del XII secolo, allo scopo di bilanciare l’eccessivo potere di alcuni signori locali, gli imperatori si appoggiano ad alcuni funzionari e guerrieri, che ricompensano con la concessione di feudi. Nel 1156 si apre un periodo di scontri dinastici, che si conclude con l’instaurazione di un governo militare (1192), al cui vertice c’è lo shogun, che è il capo effettivo di tutto il paese, mentre l’imperatore rimane una figura rappresentativa e la grande feudalità tende a guadagnare l’indipendenza. Dopo un po’, questo sistema politico sembra non funzionare, tant’è che si apre per il Giappone un lungo periodo (1281-1614), che è caratterizzato da una spiccata debolezza del potere centrale e instabilità politica. Nel 1482 si apre un periodo di completa anarchia, in cui i vari signori si combattono. Molti di essi riescono a trasformare il proprio feudo in signoria. La riunificazione del Giappone avviene nella seconda metà del XVI secolo ad opera di tre grandi capi militari, Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu.

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