venerdì 11 settembre 2009

10. I francesi

Ugo Capeto (987-96) non è un re, ma un semplice feudatario al quale viene riconosciuto solo un primato simbolico nella parte occidentale della Francia, che, in realtà, è formata da alcuni grandi feudi indipendenti. Ciò nonostante, Capeto riesce ad introdurre il costume di consacrare il figlio maggiore essendo ancora in vita, e questo contribuirà all’affermazione della monarchia, che avverrà alcuni anni dopo, sotto Luigi VI il Grosso (1108-37). Ma la monarchia rimane debole e rischia di essere schiacciata sotto la soverchiante potenza dei sovrani inglesi, i quali possiedono già alcune regioni della Francia (Normandia, Angiò, Maine, Turingia e Aquitania). In questo frangente, i sovrani francesi salvano la corona anche grazie al prezioso aiuto della chiesa. Poi, approfittando di un momento di debolezza della corona inglese, iniziano la riscossa e, sotto Filippo II Augusto (1180-1223) e con la complicità del papa, confiscano quasi tutte le regioni francesi dell’Inghilterra. L’unità nazionale della Francia procede e si consolida negli anni avvenire e giunge a compimento sotto Luigi IX il Santo (1226-70).
Nel 1328, alla morte di Carlo IV, la linea diretta dei Capetingi si estingue. In teoria, l’erede al trono sarebbe proprio il re d’Inghilterra, ma il sentimento nazionale dei francesi è così forte da rifiutare un re straniero e offrono la corona a Filippo VI di Valois (1328-50), fatto che scatena la guerra dei Cent’anni (1337-1453).

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