venerdì 11 settembre 2009

24. I cinesi

Sotto l’impero Song la Cina è “lo Stato più popoloso, più prospero e civile del mondo” (Sabattini, Santangelo 2005: 344). Ha un esercito moderno, dotato di armi da fuoco e di una potente marina da guerra, la maggiore al mondo, che dispone di una cartografia fra le più avanzate e della bussola. L’accresciuto traffico commerciale determina la diffusione di un’economia monetaria e influisce sull’incremento dell’urbanizzazione. Il sistema degli esami viene perfezionato e, a metà dell’XI secolo, vengono inventati i caratteri mobili e la stampa si diffonde su vasta scala. Ciononostante, la Cina si rivela impotente contro l’irruenza dei barbari cavalieri mongoli.
Nel 1271, il mongolo Kubilai dà inizio alla dinastia Yüan, ma, meno di un secolo dopo, dalle regioni meridionali della Cina parte la riscossa, che si conclude con la cacciata dei mongoli da parte di Hung-wu, che fonda la dinastia Ming (1368-1644). Gli imperatori Ming attuano una politica pacifica e di chiusura e, benché dispongano delle navi migliori del mondo, non incoraggiano le esplorazioni marittime alla ricerca di nuove terre e nuove ricchezze. Probabilmente stanno così bene da non avvertire il bisogno di nuove opportunità. Saranno i più arretrati e famelici europei a dimostrarsi più intraprendenti e a distinguersi in memorabili imprese di esplorazione e di conquiste, che li porteranno a superare in tecnologia e ricchezza la stessa Cina.

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